La Gardesana che attraversava il paese ai primi del '900
Dal 2011 i “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino” sono stati
iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. In questo
modo si è voluto dare rilevanza al fenomeno dei villaggi
su palafitta distribuiti nelle zone umide tra Francia, Svizzera, Italia
Settentrionale, Germania Meridionale, Austria e Slovenia, in un arco
di tempo che comprende circa gli ultimi 5.000 anni prima di Cristo.
Tra i siti palafitticoli merita di essere ricordato e valorizzato il sito palafitticolo di Cisano,
studiato a iniziare dai primi decenni del Novecento e puntualmente descritto da Luciano
Salzani nel libro “Cisano di Gardesana” voluto dalla Compagnia della Bandiera di Cisano.
Il Libro della Compagnia della Bandiera è reperibile anche al Bar Portici di Cisano e alla Cartolibreria Corradini di Bardolino
LibroUn documento scritto di eccezionale rilevanza attesta l’esistenza fin dall’anno 915 della pieve di Cisano, definita con precisione con i suoi chierici, i suoi possessi e la sua scuola sacerdotale. Avendo quindi ai primi decenni del X secolo una strutturazione ben determinata, l’origine della pieve potrebbe risalire anche a tempi anteriori.
La festa religiosa e profana per la quale Cisano è noto in tutta Italia è la “sagra dei osei” che si tiene nel giorno in cui le chiese cattolica e ortodossa ricordano la Natività di Maria (8 settembre). La festa, celebrata dapprima in oriente, fu introdotta in occidente dal papa Sergio I (650- 701), nato da una famiglia di origine siriana. La pieve di Cisano, di antichissima fondazione, è intitolata alla Natività di Maria. Come pure dedicata alla stessa Natività era la chiesetta della Pergolana, “che una pietra di consacrazione, infissa nel muro esterno ad ovest della stessa, fa ascendere al 1463”. Sappiamo inoltre che ben prima del Seicento, quando vennero donate alla pieve di Cisano le reliquie dei santi martiri Giovanni e Paolino, a Cisano questa festa religiosa era particolarmente sentita dalla popolazione locale. La “sagra dei osei” di Cisano nasce come filiazione della festa religiosa della Natività di Maria, ma quando e dove nacque? L’Agostini per primo, non disponendo di precisi documenti, si limitò a riferire quella che era una semplice tradizione, raccolta da Giovanni Battista Mutinelli, nel passato proprietario della Pergolana, e conservata nell’archivio del conte Vittorio Cavazzocca Mazzanti, la cui famiglia nel 1856 aveva acquistato la stessa Pergolana. Secondo questa tradizione “ab antico la funzione della Chiesa della B.V. della Pergolana veniva fatta nel giorno 8 settembre giorno della natività, ... nel qual giorno appunto alla Pergolana cioè nelli fondi di facciata alla Chiesa che una volta erano di ragione della Chiesa medesima, veniva fatta anche la fiera annuale, la quale per la poca cura della Comunità di Lazise, venne ... trasportata a Cisano frazione di Bardolino ... e quantunque colà venga fatta, pure tutt’oggi (1840) viene chiamata sotto il titolo della Fiera della Pergolana”. Don Giuseppe Trecca, in un elzeviro letterariamente molto curato, scritto per la rivista “Il Garda”, nell’ottobre del 1927, facendo riferimento ad altre simili fiere che si svolgevano allora in Italia, annotava che la sagra di Cisano “non gareggia ancora con quella di Sacile, a 10 agosto, S. Lorenzo, la quale occupa tutta la piazza, e dal 910 è divenuta il modello di tali fiere, con la specialità dei fringuelli del Bosco del Cansiglio; ma può competere con quella di Poggio Imperiale, presso Firenze, al S. Michele, e con quella di Faenza l’ultimo sabato di settembre”. Secondo Benedetto Lenotti, quella che “è una tra le più antiche e rare fiere del genere, mentre inizialmente si svolgeva alla Pergolana di Lazise, nella seconda metà del secolo XVI fu trasportata a Cisano dove, da allora si celebra l’8 settembre di ogni anno e dove si raccoglie una folla di uccelli ingabbiati, di uccellatori e di mercanti”. Ad accrescere la fama della “Sagra dei osei di Cisano” contribuì il disegno di Achille Beltrame pubblicato il 20 settembre 1903 sulla prima pagina della “La Domenica del Corriere”. E con l’Agostini si può affermare che pur concedendo che la sagra sia nata sui campi della Pergolana, “tuttavia in Cisano, all’ombra del campanile della vecchia Pieve, si è sviluppata; acquistando quella fama che ormai, se non celebre, la fa nota anche in paesi e città di province vicine e lontane.
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