Progetto per posa in opera
del leone di san marco

I volontari dei Comuni del Lago di Garda in aiuto della Serenissima Repubblica di Venezia

La Serenissima Repubblica di Venezia dovette affrontare da sola una grande coalizione formata da Massimiliano I (imperatore del Sacro Romano Impero), Luigi XII (re di Francia), Ferdinando II d’Aragona (re di Napoli e Sicilia), papa Giulio II, Alfonso I d’Este (duca di Ferrara), Carlo II (duca di Savoia) e Francesco II di Gonzaga (marchese di Mantova).     In seguito alla clamorosa sconfitta subita nel maggio 1509 ad Agnadello, sembrava che la stessa Repubblica dovesse crollare. I francesi, dopo aver espugnato la rocca e saccheggiato l’intera fortezza di Peschiera, sterminarono tutti i soldati nemici e, per impaurire ogni eventuale temerario oppositore, impiccarono e fecero pendere dai merli della rocca il castellano insieme con suo figlio. Il Capitano del Lago temendo che la stessa cosa capitasse a lui, dopo aver fatto bruciare le imbarcazioni a sua disposizione, si salvò scappando. I Comuni del Lago di Garda dovettero subire le nefaste conseguenze. Scrive il cronista: Luigi XII, essendo rimasto a Peschiera circa tre settimane, se ne andò alla volta di Brescia “prima avendo facto in su il Veronese, zoè lì intorno a Peschera, de gran danni, in taliar biave, rovinar le case et altri mali” (Cronica della citta' di Verona descritta da Pier Zagata, p.121). Verona con il suo territorio fino al 1517 rimase in balia delle truppe occupanti, le quali, essendo mal pagate, facevano frequenti e brutali razzie nelle campagne. A sollevare le sorti del pericolante Stato veneziano contribuì moltissimo l’azione di Andrea Gritti (1455-1538). Se per la maggior parte l’aristocrazia locale propendeva per appoggiare l’imperatore, il popolo rimase fedele a Venezia. A riprova di ciò sta il fatto che 500 contadini “del Lago di Garda messisi di loro spontanea volontà insieme, benissimo d’ arme forniti, andarono a Padova e si offersero al Gritti” (Gerolamo Dalla Corte, Dell’istorie della città di Verona, parte terza, p. 155). Solo nel gennaio del 1517 si concluse la guerra, che aveva portato devastazioni e lutti. Venezia, anche grazie all’apporto dei volontari gardesani, riuscì a recuperare il suo dominio di terra.